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Scatterà martedì 23 marzo, per concludersi sabato 27, l’edizione 2021 della Settimana Internazionale Coppi e Bartali, gara ciclistica per professionisti organizzata dal Gruppo Sportivo di patron Adriano Amici, che anche quest’anno propone un percorso particolarmente interessante e spettacolare.
Si tratta di cinque tappe, di cui la prima divisa a sua volta in due semitappe. Entrambe andranno in scena a Gatteo, che ormai da alcuni anni ospita la giornata di apertura dedicata alle due leggende del ciclismo italiano.
La prima semitappa si disputa sulle strade dell’Unione dei Comuni del Rubicone (Gatteo, Gambettola, Longiano, San Mauro Pascoli e Savignano sul Rubicone) ed attraversa in alcuni tratti i comuni di Forlì-Cesena e di Rimini. La frazione d’apertura è divisa in tre parti: la prima che, dopo la partenza ufficiale dallo stabilimento della Sidermec di Pino Buda, porta a Gatteo Mare per poi passare una prima volta sotto il traguardo di Gatteo da dove si raggiunge Gambettola per dirigersi verso i 163 metri di altitudine di Longiano, dove è previsto il primo GPM. Qui inizia la seconda parte di gara con i due giri del classico circuito della “Due per bene” di 13.3 km dove sono posti gli altri GPM della giornata. Terminati i due giri, una rapida discesa tecnica con curve e controcurve ci riporta, attraverso Savignano sul Rubicone, a Gatteo, dove sulla linea d’arrivo inizia l’ultimo giro di poco meno di 9 km che toccherà la frazione di Fiumicino prima di tornare in via Roma per l’epilogo, che spesso (ma non sempre) ha visto uno sprint a ranghi compatti.
Nel pomeriggio si terrà l’ormai tradizionale cronosquadre, che però stavolta cambia qualcosa: la partenza non sarà più da Gatteo a Mare, ma sempre da Gatteo, dov’è posto anche l’arrivo dopo 14 km di percorso interamente pianeggiante.
Mercoledì 24 marzo sarà Riccione ad ospitare la partenza della seconda tappa. La cittadina romagnola dunque, ancora una volta, si propone come località che strizza l’occhio al ciclismo e lo farà con una tappa di 163,5 km destinata a lasciare il segno, con arrivo in salita a Sogliano al Rubicone.
Dopo un tratto di trasferimento di circa 5 km su percorso cittadino, il “km zero” è posto su Viale Milano, in corrispondenza di Viale Ceccarini. Lasciata Riccione, attraverso un percorso molto vario, privo di lunghe salite ma costellato di alcuni strappi più o meno ripidi, si toccano le località di San Clemente, Coriano, Ospedaletto per lambire la località di San Patrignano, per dirigersi verso l’entroterra riminese, seguendo un itinerario ricco di brevi saliscendi prima di iniziare la salita più continua verso Verucchio (298 m slm). Una veloce discesa verso il fondovalle per poi attaccare immediatamente l’impegnativa salita di Torriana (GPM al km 45,3 a 326 m slm). Altra ripida discesa e un breve tratto di fondovalle, fino alla località Ciola/Stradone, conducono alla salita di Cornacchiara per immettersi sulla strada del circuito di Sogliano, superando una prima volta la salita “della Cioca” ed effettuare un primo passaggio sotto il traguardo di Sogliano al Rubicone (inizio primo giro circuito). Da questo punto si percorreranno 4 giri completi del circuito di Sogliano, ciascuno di km 23,6. Successivamente il circuito si snoda attraverso le località di San Martino in Converseto, Borghi, Montalbano, Ponte fiume Rubicone, salita “della Cioca” e nuovo passaggio sotto il traguardo. Si tratta di un percorso vallonato, prevalentemente in discesa nella prima parte ed in salita nella seconda, fino a culminare con il tratto di salita più impegnativo negli ultimi 3,6 km che porteranno al traguardo finale.
Anche la terza tappa, giovedì 25 marzo, prenderà il via da Riccione, dove sarà posto anche il traguardo, al termine di 145 km che avranno fra i suoi protagonisti il Monte Carpegna. Dopo un primo tratto in trasferimento di circa 5,5 km, la corsa punterà subito verso l’entroterra e dopo aver attraversato la località di Ospedaletto farà ingresso nel territorio della Repubblica di San Marino al km 13,7 di gara. La strada inizierà poco dopo a salire verso Montegiardino, percorrendo per buona parte la salita già teatro della tappa a cronometro individuale nel Giro d’Italia 2019. Al termine di questo primo tratto in salita il percorso lascerà la Repubblica di San Marino per entrare nel territorio della provincia di Pesaro e Urbino. Una discesa su strada ampia e scorrevole porterà a Mercatino Conca per iniziare a salire nuovamente verso Montealtavelia; affrontando un tratto, molto panoramico, che si snoda sulle colline tra le vallate del Conca e del Foglia prima di scendere verso il centro di Auditore e il fondovalle. Si risale prima dolcemente verso Macerata Feltria per poi puntare, con salita via via più impegnativa, verso la località di Carpegna. Proprio dal centro della cittadina montana, una curva a sinistra immette sulla tanto impegnativa quanto famosa salita del “Cippo di Carpegna” (vetta a quota 1.377 m slm), tanto cara a Marco Pantani che la fece teatro irrinunciabile dei suoi allenamenti. 6 km di salita durissima con pendenza media oltre il 10%. Dopo la discesa ripida e impegnativa nella prima parte ai affronterà un breve ma impegnativo tratto di salita condurrà nel centro di Pennabilli, per poi riprendere a scendere verso la vallata del Marecchia fino a Ponte di Molino Baffoni. Da qui inizierà la lunga salita che in 9 km condurrà al GPM di 1^ categoria di Madonna di Pugliano. Dopo una altrettanto lunga discesa su strada ampia e scorrevole, si sale nuovamente verso la località Montemaggio (515 m slm) per fare nuovamente ingresso nel territorio della Repubblica di San Marino. Ennesima discesa fino a Ponte Rio San Marino e ascesa verso Fiorentino dove sarà posto il terzo GPM di giornata. Si prosegue quindi tra discesa e pianura rientrando nel territorio provinciale di Rimini; da Pian della Pieve (15,2 km al traguardo) ha inizio una serie di brevi saliscendi che potrebbero favorire un colpo di mano da parte di un finisseur prima del traguardo posto a Riccione.
La penultima tappa, venerdì 26 marzo, è una grande novità di questa edizione, con partenza e arrivo nella Repubblica di San Marino, per un totale di 154 km. Che, a parte un brevissimo tratto, si snodano tutti all’interno della Repubblica del Titano. Infine, i quasi 4000 metri di dislivello complessivo conferiscono ulteriore fascino a questa giornata. La tappa è strutturata su due circuiti: il primo, disteso quasi ad abbracciare le colline che fanno da cornice alle tre Rocche di San Marino, sarà percorso per due volte; sei saranno invece i giri previsti per il secondo circuito, sviluppato più a ridosso del Centro Storico. Prendendo le mosse da Via Impietrata, il primo circuito prevede un primo tratto in discesa, per poi virare subito in salita verso Chiesanuova (2,7 km al 5,0%); nuova discesa, ripida e veloce, quindi uno dei pochi tratti pianeggianti porta all’attacco della seconda salita (5,2 km al 6,0%). Si entra nella Superstrada che collega San Marino a Rimini e la si percorre in veloce ed ampia discesa per circa 7 km. Giunti a Serravalle, una stretta svolta a destra porta ad attaccare la terza salita del circuito, su strade più tortuose rispetto alle precedenti: la pendenza media del 7,6% su 2,8 km nasconde però anche alcune rampe in doppia cifra. Un tratto di falsopiano molto panoramico porta ad oltrepassare il confine per pochissimi chilometri; giusto il tempo di una breve e ripida discesa, prima di iniziare la quarta salita, nuovamente in territorio sammarinese. Si tratta di 8,9 km (5,6% di pendenza media) che, attraverso Faetano, porteranno fino al primo passaggio sulla linea del traguardo, valido anche come GPM. Quando si ripasserà per la seconda volta (altro GPM), i km percorsi saranno 100,2 km, ed i metri di dislivello già superati saranno circa 2400. A questo punto si entra nel circuito finale, piuttosto esigente, che si sviluppa per 9,1 km e comporta circa 240 metri di dislivello ad ogni tornata. Sia l’altimetria, con frequente alternanza tra salite e discese, sia la planimetria, con diverse curve e controcurve, concederanno pochissimi momenti di pausa; qualora non bastasse, saranno gli ultimi 2,4 km che portano al traguardo, tutti in salita (6,8% medio), a rendere certamente selettivo e molto spettacolare il finale di questa tappa.
Il gran finale, proprio come l’anno scorso, avrà come teatro la città di Forli, sabato 27 marzo, con partenza e arrivo in Piazza Aurelio Saffi, 166 km in tutto. Dopo un breve trasferimento all’interno della città, la corsa entrerà subito nel vivo con il circuito di Predappio-Rocca delle Caminate. Si tratta di un anello di 22,0 km, da percorrere per 7 volte, composto da un primo tratto di 9 km che segue la strada provinciale che percorre il fondovalle del fiume Rabbi fino a Predappio, alternando tratti pianeggianti a brevi salitelle fino a quella della Rocca delle Caminate, che con i suoi 17 tornati, supera un dislivello di 222 metri in 3,5 km, con una pendenza costantemente compresa tra il 6% ed il 7%. Ultimato il 7° giro del circuito, si farà ritorno verso il centro di Forlì: si tratta di 7,5 km pianeggianti, contraddistinti da lunghi rettilinei fino a percorrere il centralissimo Corso della Repubblica per raggiungere il traguardo posto nel cuore della città di Forlì in Piazza Aurelio Saffi dove saranno celebrati anche il vincitore della classifica finale con la maglia “Emilia Romagna – ER Vince lo Sport”, il leader della classifica a punti, con la maglia bianca “Selle SMP”, mentre il miglior scalatore che riceverà la maglia verde “SIDI” e il miglior giovane con la maglia arancione “Felsineo, La Mortadella”.
Le tappe:
Martedì 23 marzo: 1^ tappa-1^ semitappa, Gatteo – Gatteo 97,8 km; 2^ semitappa: Gatteo – Gatteo (cronosquadre) 14 km.
Mercoledì 24 marzo: 2^ tappa, Riccione – Sogliano al Rubicone, 163 km
Giovedì 25 marzo: 3^ tappa, Riccione – Riccione, 145 km
Venerdì 26 marzo: 4^ tappa, San Marino – San Marino, 154 km
Sabato 27 marzo: 5^ tappa, Forlì – Forlì, 166 km
Programma Settimana Internazionale Coppi e Bartali –
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